di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 01 aprile 2016 ore 07:30
Le chitarre Viola sono realizzate da Marco di Mov Guitars, nostra vecchia conoscenza. Quella che è arrivata in redazione è una delle ultime realizzate nel laboratorio di Paderno Dugnano. Uno splendido pezzo di mogano con top fiammato, 24 tasti e pickup Seymour Duncan.
Le creazioni di Marco Omar Viola o Mov per brevità, sono già passate sulle nostre pagine, chi è passato al Custom Shop le ha potute sicuramente ammirare dal vivo. Quella che ci è stata recapitata questa volta è una declinazione più moderna del modello SP che avevamo già testato in passato. Ogni dettaglio è curato al massimo a partire dai legni. Il body è realizzato con un pezzo di mogano africano, sormontato da un top in acero fiammato. A questo è avvitato un manico in acero birdseye,con tastiera nello stesso legno. Come si può dedurre dal nome i tasti sono 24, 6100 Dunlop, posati su un radius da 12’’.
Mentre la finitura del manico è a olio, che lascia una piacevole sensazione di legno sotto le dita, il top si arricchisce di un burst chiamato Sauron’s Eye. Per chi non fosse amante del signore degli anelli basta cliccare qui per capire da dove questa colorazione derivi.
Di livello pari a quello dei legni è anche l’hardware. Per il ponte Mov si è affidato a Wilkinson con un classico VS100. Le meccaniche 4+2 sono delle Shaller Locking. Come si può facilmente vedere dalle caratteristiche tecniche la SP24 è una chitarra con uno spiccato animo rock. Tastiera piatta, 24 tasti, manico con profilo a D bello sottile sono un’abbinata perfetta per una coppia di Seymour Duncan composta da un ’59 al manico e un Perpetual Burn al ponte. Per chi non lo sapesse è il pick up signature di Jason Backer, un humbucker in alnico 5 in grado i dare il massimo non solo quando il gain supera i 3/4 della corsa.
Colleghiamo alla Marshall di Michele la SP24HH e cominciamo il test dal pulito leggermente increspato tipico delle Plexi d’annata. Il ’59 al manico è un pickup che conosciamo bene e in accoppiata con il mogano del body restituisce un sound rotondo, potente e carico quanto basta di basse. Splittandolo si recupera un po’ di nasalità e di medie, molto utili per sound più bluesy, meno potente ma ugualmente interessante.
Spostandoci verso il ponte la situazione si porta automaticamente verso un crunch leggermente più inteso, anche se abbiamo sempre la possibilità di splittare il Perpetual Burn per ottenere un single coil credibile anzi perfetto per qualche ritmica funk.
Aumentando il gain la SP24 sembra essere sempre più a suo agio. Il sustain aumenta, ma quello che lascia sempre piacevolmente colpiti è la definizione che si ha su tutto lo spettro sonoro. Anche a livelli di guadagno elevati le note si snocciolano una ad una senza arrotolarsi una sull’altra, soprattutto con l’humbucker al ponte che dei due è quello che ci è piaciuto decisamente di più.
La SP24 è uno strumento moderno, realizzato a mano da Marco di Mov Guitars curandone fino ai più piccoli dettagli. È una chitarra di alta liuteria che mette in campo caratteristiche da vero purosangue e una finitura davvero speciale. Per chi non lo avesse ancora fatto, un giro nello showroom di Mov è vivamente consigliato!