di redazione [user #116] - pubblicato il 09 aprile 2020 ore 11:30
I corsi di chitarra pop sono ormai diventati una certezza nell’ordinamento dei conservatori italiani. Ecco perché quindi si è reso necessario un manuale che permettesse di avvicinarsi a questi corsi superando in scioltezza l’esame di ammissione. Ecco quindi Real Modern Guitar Volume 1 di Riccardo Galardini.
Il manuale ha l’obiettivo di creare un percorso “modulare”, un gruppo di argomenti divisi in capitoli, che possano essere affrontati in ordine “sparso” e non necessariamente dal primo all’ultimo. I capitoli sono 13 e attraversano un po’ tutto il bagaglio di conoscenze che un chitarrista dovrebbe avere come fondamenta per la costruzione della sua carriera.
Come dice l’autore nella prefazione: “La chitarra (in quanto strumento AudioVisualTattile e VertOrizzontale) è talmente ricca, affascinante e misteriosa, che se ne continuerà a scrivere ancora molto e per molto tempo.” ma prima di poter diventare gli “scrittori” del futuro dello strumento è bene gettare le basi.
Ecco quindi che il libro si apre con degli esempi pratici del sistema CAGED. L’applicazione di tali forme è una delle frecce migliori si possano avere nell’arco di ogni chitarrista. Con sole cinque diteggiature è possibile creare tutti gli accordi e coprire l’intera tastiera dello strumento. Per districarsi in questa enorme quantità di informazioni serve chiarezza ed ecco quindi che la schematizzazione messa in campo da Galardini torna utilissima. Divisione tra minori e maggiori e addirittura la divisione in diversi stili per mostrare come si a possibile, con solo cinque posizioni, coprire già una vastità di generi difficile da immaginare.
Il secondo e terzo capitolo sono più tecnici. Si concentrano su scale e intervalli. I veri e propri mattoni che costruiscono l’impalcatura dell’armonia. Troviamo dei pratici esercizi per allenare la lettura, innanzitutto, e per conoscere più da vicino scale, biadi e terze maggiori e minori. Superato questi capitoli questi argomenti saranno sicuramente più chiari e schematizzati.
Dal capitolo quattro al sette i giochi si complicano. Ci si addentra nell’armonizzazione delle scale, un aspetto che se schematizzato in maniera chiara come in questo manuale si cementa alla perfezione nella mente degli allievi diventando fondamentale non solo per il suonato ma anche per capire al meglio i brani che si stanno eseguendo.
Il capitolo otto merita una menzione singola. È dedicato alla lettura, un aspetto imprescindibile per chi è professionista. Un chitarrista che si definisce pro deve essere in grado di leggere a prima vista anche brani complessi. Il capitolo otto non trasformerà certo in musicisti in grado di leggere tutto al primo colpo, ma sicuramente sarà un ottimo punto di partenza.
Il seguente è dedicato ai rivolti degli accordi, si unisce un po’ ai capitoli precedenti per mettere un po’ di chiarezza su quanto succede nel sistema CAGED che, di fatto, sfrutta molti rivolti degli accordi.
L’ultimo capitolo, diciamo teorico, il dieci si dedica alla ritmica. Non è certo semplice schematizzare lo strumming. Ci sono diversi metodi da seguire ma quello scelto da Galardini è semplice ed efficace.
Gli ultimi tre capitoli sono un antologia di brani e arpeggi che mettono un po’ in pratica quanto capito e imparato nei precedenti capitoli. Il capitolo dodici nello specifico si concentra sui modi, un mondo un po’ misterioso a volte per chi si approccia allo strumento ma che qui sono chiariti in maniera molto leggera ma precisa.
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