di OliverJR [user #60182] - pubblicato il 09 aprile 2024 ore 09:30
I chitarristi sono bestie incontentabili, argomenta il nostro lettore OliverJR. E, in effetti, rivedersi nella sua esperienza non è difficile.
Porto su queste righe una riflessione che mi picchia nel cervello da un po' di tempo. Credo di parlare a nome di tutti (o quantomeno della stragrande maggioranza) quando dico che i chitarristi sono delle bestie incontentabili. Sognamo chitarre, pedali, amplificatori che ci daranno il suono della vita, oggetti definitivi di cui non potremo più fare a meno e non utilizzeremo altro che quelli. Finchè non sentiremo l'esigenza di comprare altro perché quello che avevamo non funziona più come vorremmo. E chissà perché poi!
Non so a voi ma a me è successo veramente tantissime volte di utilizzare e sponorizzare con moltissimo entusiasmo della strumentazione, oggetti quasi miracolosi che mi facevano avere il suono che volevo e mi facevano sentire in pace con me stesso. Poi all'improvviso la magia si spegne e si comincia a pensare che alla fine non è poi sto granché il suono che ci ho tirato fuori. Mancano medie, è asciutto, non esce dal mix ecc.
Bazzicando il Tubo si vedono oggetti che fanno sentire suoni da far rizzare le orecchie anche a chi non suona e sale il pensiero: "con quello, sì che avrei il suono che voglio".
Nel mio caso, dopo prove e riprove, ho constatato che alla fine l'unica cosa che cambia sostituendo strumentazione è la comodita di gestione dei suoni.
Ho riascoltato vecchie registrazioni, in "studio" dal vivo, fatte bene, fatte male, riprese con microfoni, in diretta con un telefonino... ho sempre lo stesso suono!
Lo testimonio con questo breve video, dove vi faccio sentire il mio preamp Mooer Brown Sound 003, utilizzato con tantissimo piacere per dieci anni circa. Poi all'improvviso non andava bene ed è rimasto nell'armadio per tre anni.
Per avere una pedalierina di scorta l'ho tirato fuori e mi sono detto... ma cosa aveva che non andava?