Passare il tempo attorno a cose che riguardano la musica (ascoltarla, suonarla, e sistemare vecchi ampli) e' la cosa che mi piace di piu'.
Suono il blues, soprattutto negli stili più tradizionali: Delta blues, Chicago blues & affini. Uso strumenti e ampli vintage per cercare di avere "quel" suono...
Disponibile per concerti e registrazioni.
Qualche tempo fa sulla lista Chitarristi ho letto per la prima
volta i termini “blackface” e “silverface”, e da lì mi venne una voglia
irrefrenabile di saperne di più sugli ampli Fender vintage. In quanto a
possederne uno, la scarsissima disponibilità in Italia ed i prezzi elevati
mi hanno consentito di entrare in possesso solo del più piccolo e più
economico tra i Fender d’annata: un
Vibrochamp
silverface del ’77.
I Fender
Tweed sono un mito per chi ama un certo suono d’annata ricco e
splendidamente saturo, tanto che oggi alcuni produttori semi-artigianali,
come ad es. Victoria, ne
producono delle repliche di alta qualità (e prezzo adeguato!).
I comandi di tono e volume sulle chitarre sono generalmente sottovalutati. Spesso il volume è tenuto a manetta, e il chitarrista agisce solo sui pedali per variare il livello sonoro. I toni poi ... come se non esistessero! Eppure quelle manopoline possono dare un grosso aiuto a variare tono e volume (sono lì per questo!), e ad ottenere una vasta gamma di sfumature soprattutto nei suoni puliti e senza l’uso di effetti e scatoline varie. In particolare nelle chitarre a due pickups e quattro controlli questi ultimi consentono di ottenere un ventaglio di sonorità molto differenti, soprattutto usando assieme i due pickups e mescolando abilmente volume e tono di entrambi. Certo, ci vuole un bel po’ di allenamento, ma il risultato secondo me vale gli sforzi fatti.