Ma che sta succedendo nella scuola italiana? Questa domanda se la stanno ponendo un pò tutti quanti: docenti, allievi, genitori. E' noto a tutti che da quest'anno sono stati attivati i nuovi licei e tra questi spicca quello musicale che prevede anche diverse ore di insegnamento relativamente alla disciplina "Tecnologia Musicale". Lascando stare le polemiche relative al fatto che il bando di concorso per il reclutamento dei docenti è avvenuto nel mezzo dell'estate e con pochissimi giorni di tempo per presentare la domanda, quello che mi preoccupa maggiormente è che sono molti i docenti che hanno avuto l'assegnazione delle cattedre in questo insegnamento a scrivermi per chiedere consiglio su cosa e come insegnare tecnologia musicale. Sono rimasto molto sorpreso da questo avvenimento e la prima cosa che ho cercato di capire è quali fossero i programmi ministeriali e i requisiti dei docenti. Il dato che è emerso è che: da un lato i programmi sono molto generici e privi di un'indicazione sulla metodologia didattica da utilizzare, mancando anche delle indicazioni sul materiale didattico, tecnologia ed eventuali pubblicazioni da utilizzare. Dall'altro i requisiti richiesti ai docenti sono piuttosto "fragili": un docente, per partecipare al bando deve avere conseguito nel suo programma di studi di conservatorio almeno 12 crediti su materie inerenti la tecnologia musicale. Ora il problema è che questi insegnamenti seguiti sono nella maggior parte dei casi di natura squisitamente teorici in quanto le nostre accademie musicali spesso (ma per fortuna non tutte) non hanno laboratori e tecnologia disponibile. Ho conosciuto diversi docenti che hanno acquisito votazioni pari anche a 30 e lode in questi insegnamenti che però non avevano idea di cosa fosse il protocollo MIDI, di come funzionasse un sintetizzatore o avessero una minima praticità con un sequencer. Di contro si ritroveranno nelle classi dei licei musicali allievi che già sono pratici di informatica musicale utilizzando sequencer, synth virtuali, plug-in e quant'altro. E' chiaro che questa nuova classe di docenti è piuttosto terrorizzata di cosa l'aspetterà durante le lezioni.
Il problema sarebbe in parte risolto se si pensasse prima di tutto alla formazione o aggiornamento dei docenti ma non con gli inutili corsi di 24 ore dove c'è un esperto che parla e tanti che ascoltano. Serve una formazione che dia possibilità ai docenti di acquisire abilità con la tecnologia e di sviluppare una programmazione didattica. Del resto è impensabile stilare un programma di 5 anni di insegnamento senza aver chiaro quali siano le tecnologie che si possono utilizzare.
In attesa che si chiarisca il tutto (ma i tempi saranno lunghi) i neo docenti dovrebbero prima di tutto fare pratica di tecnologia musicale e studiare molto l'usabilità di tale tecnologia. Diversi mi hanno contattato chiedendo se esistevano corsi di formazione o aggiornamento a loro dedicati ma alla fine ho notato che quello che cercavano era solamente un riconoscimento per un punteggio più alto non considerando il fatto che prima di tutto il corso serve a loro per fare il mestiere per i quali saranno pagati.
Chiunque fosse interessato alla questione, chiedere informazioni, non ha che chiedere. Stiamo creando anche un gruppo di discussione per aiutare i neo docenti a svolgere al meglio il loro lavoro.
Buona serata