tra le numerose operazioni di processing quotidiano delle informazioni audio digitali, sicuramente il time stretching è una delle più utilizzate. Come è noto, consente di modificare la lunghezza temporale di un evento audio. A volte può capitare di dover effettuare la correzione temporale solamente di una o più parti di suono all'interno dell'evento. Si pensi ad esempio a ricollocare a tempo un suono di percussione suonato in anticipo o in ritardo senza minimamente toccare le altre parti del file. Questa operazione può essere effettuata grazie al warping che è un time stretch localizzato ovvero che interessa solamente una porzione del file audio che viene individuata collocando dei marker chiamati warp tab. Il segreto del successo di compiere una simil operazione è:
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nel posizionare correttamente le warp tab in modo tale da non creare un processing che alteri in maniera negativa il contenuto della porzione interessata dal warping
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rimanere in percentuali di time stretching piuttosto basse onde evitare la creazione di drop e di clip
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non collocare l'evento nell'esatta posizione musicale ma mantenere un leggerissimo errore di posizione in modo da non eliminare lo human feel
Il warping è utilizzato spesso da coloro che producono musica elettronica, dove la costanza della ritmicità delle varie strutture musicale è un elemento fondamentale, ma è anche utilizzato nelle produzioni di musica pop mentre raramente in quelle jazz.
Ricordarsi sempre che qualora l'operazione debba interessare file audio nelle quali sono presenti rientri di microfoni di altre sorgenti, si sposterà anche la loro posizione e quindi bisogna fare massima attenzione.